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Heathkit EA-3

Heathkit-EA-3

Heathkit-EA-3

La settimana scorsa sono rientrato in possesso del mio primo amplificatore hi-fi di 45 anni fa.
E’ un Heathkit EA-3 che era stato montato da Gianfranco Maria Binari, che me lo aveva poi venduto nel 1963 per acquistare un più potente Fisher stereo.
Io avevo poi venduto l’Heathkit al mio compagno di banco del liceo Ferdinando Carcione, che ora me lo ha reso, purtroppo in condizioni abbastanza pietose…
Però, dopo una energica pulita, sia estetica che funzionale (comprendente la disossidazione di tutti i commutatori, potenziometri, ingressi e uscite con l’apposito liquido), l’amplificatore sembrava mostrare già una certa voglia di ricominciare a funzionare.
A questo punto, verificato che quello che mi ricordavo (e cioè che l’alimentazione dell’ampli doveva essere a 110 Volt), ho pensato di cominciare ad alimentarlo con circa metà tensione per vedere di far “rianimare” piano piano gli elettrolitici, che altrimenti sarebbero sicuramente scoppiati…:

EA-3 - Alimentazione

EA-3 – Alimentazione

Dopo avere predisposto due autotrasformatori 220/125 in cascata per garantirmi una tensione di alimentazione di 71 Volt, ho innestato la spina e ruotato la manopola degli alti, che è quella dotata dell’interruttore di accensione.
Lasciato l’apparecchio a “frollare” per un’oretta, ad un certo punto la spia di accensione al neon sul pannello frontale si è accesa!
Allora ho aspettato un altro po’ e poi, dopo avere collegato all’uscita altoparlanti (8 ohm) una NPS-1000, ho provato ad iniettare il segnale in uscita dal mio pre McIntosh nell’ingresso Tuner dell’EA-3 (che oltre all’ingresso ad alto livello Tuner possiede anche un Mag. con equalizzazione RIAA per testine magnetiche e uno Xtal, per testine piezoelettriche).
Naturalmente non si sentiva nulla, se non un lieve ronzio.
Un’occhiata alle valvole mi ha permesso di vedere che se ne accendevano solo tre su sei (la raddrizzatrice e le due EL-84 finali).
Un rapido controllo alle tensioni e al cablaggio sotto al telaio mi ha permesso di scoprire una saldatura ossidata proprio sulla linea di alimentazione dei filamenti delle valvole.
Ripristinata la saldatura le valvole si sono accese tutte e la NPS-1000 ha cominciato a suonare!
A questo punto ho alzato l’alimentazione a circa 90 Volt e ho fatto funzionare l’ampli per un’altra ora.
Poco fa sono finalmente passato a 125 Volt e tutto sembra procedere bene.
Certamente volendo ottenere le prestazioni “come nuovo” dovrei montare valvole nuove, cambiare un po’ di elettrolitici e verificare tutte le tensioni (ho già ordinato il Service Manual su internet), ma lo scopo dell’operazione non era dotarmi di un ulteriore ampli di piccola potenza e per di più mono da usare davvero.
Quello che volevo ottenere era di rimettere “in strada” il mio ampli di 45 anni fa. E meno cose avessi cambiato meglio era…
La foto che segue è proprio il mio Heathkit com’è ora, mentre sta funzionando collegato alla NPS-1000 sinistra. Come vedete ha una manopola in più al centro del pannello frontale. Io non ricordo di averla mai montata e anche Nando dice di non averlo fatto. Dato che non ricordavo di avere mai letto la sigla EA-3 al centro del pannello (che in effetti è nascosta dalla manopola) probabilmente quella modifica c’era già quando l’ampli mi venne consegnato da Binari. La manopola è montata su un semplice interruttore al quale pervengono alcuni componenti provenienti dal controllo di volume. Ho il dubbio che serva ad ottenere un controllo di loudness. Chiederò a Binari e/o verificherò meglio in un altro momento. Per ora mi basta che il mio caro vecchietto funzioni di nuovo…