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Anche i geni sbagliano


Quando, negli anni ’80 del secolo scorso, il Dott. Richard Heyser (chi non sa chi è stato Richard C. Heyser può leggere il breve box in fondo alla pagina) ricevette l’incarico di effettuare, per conto della rivista americana di alta fedeltà AUDIO per la quale faceva le misure e scriveva tutti i mesi le prove dei diffusori (più o meno come facevo io per Audio Review…), la prova tecnica della casse ESB 7/06 (pubblicata sul numero di novembre 1983, di AUDIO Magazine), non si preoccupò più di tanto del danno che una sua eventuale leggerezza avrebbe potuto procurare ad una piccola ditta italiana ed al suo giovane progettista, che poi ero io.
Dette incarico a qualcuno di effettuare le misure standard di AUDIO senza tenere nel minimo conto le mie raccomandazioni di effettuare la misura corrispondente a quella in camera anecoica ad una distanza di almeno 2,5 metri (visto che la cassa è alta 140 cm e gli altoparlanti, in conseguenza del progetto DSR, sono molto distanti fra loro) e ad una quota rispetto al tweeter che tenesse conto della altezza da terra delle orecchie di un ascoltatore seduto.

grafico 1

grafico 1

Il risultato è che la misura che venne prodotta e pubblicata su AUDIO era molto simile a quella qui a lato, riferentesi alla risposta ad 1 metro di distanza sull’asse del tweeter di un sistema (il The Audio Speaker 1.3) che presenta una distanza woofer-midrange simile a quella che nella 7/06 separa il woofer dal mid-basso.

Nonostante il vistoso buco nella risposta all’incrocio woofer/mid-basso (provocato dal grande sfasamento fra le emissioni dei due componenti misurati da quella posizione anomala) e lo squilibrio di livello woofer/medio-alti (che, peraltro, nelle sue risposte in ambiente, giustamente, non si evidenziavano) il giudizio complessivo del test fu abbastanza lusinghiero, il che mi lasciò non poco perplesso…

Poco tempo dopo la pubblicazione della prova su AUDIO (ricordo che mi sto riferendo alla rivista originale, quella USA) ebbi l’occasione di incontrare Heyser al Consumer Electronics Show e gli feci notare l’errore e l’incongruenza e gli chiesi una rettifica. Fra l’altro gli dissi che le mie misure non avevano mai rilevato buchi simili se non a distanza ravvicinata, mentre alla normale distanza d’ascolto era sempre stato tutto OK.

Come se avessi parlato al vento.

Ne approfittò per tenermi una lezione sul fatto che le casse acustiche hanno un impedenza non resistiva e che sarebbe stato interessante per me misurare anche la fase del carico.

Inutilmente tentai di parlargli (in inglese, ben inteso dato che il genio, ovviamente, l’Italia nemmeno sapeva dove fosse) delle prove pubblicate ogni mese su Audio Review, con in bella evidenza sia il modulo che l’argomento dell’impedenza, mentre non riuscii neanche ad iniziare a parlare delle nostre avanzatissime misure di MIL e di MOL…
Le sue misure secondo lui erano giuste, e basta.

grafico 2

grafico 2

Il grafico accanto è quello che avrebbe potuto pubblicare su AUDIO se si fosse degnato di fare la misura (sia pure in campo libero) ad 1,1 metri dalla quota della base della cassa ed a 2,5 metri dal pannello frontale. Come si vede, il buco sui medio-bassi non c’è, come era logico aspettarsi da una cassa che, tutto sommato, che suonasse bene lo aveva capito e dichiarato anche lui. Anche se, inspiegabilmente, non aveva capito se la eccezionale stabilità della prospettiva stereofonica che aveva ascoltato era dovuta al DSR o no. E a cos’altro? Visto che era l’unica caratteristica delle 7/06 cui si potesse ragionevolmente far risalire una così marcata differenza, sotto questo aspetto, rispetto a tutti i sistemi convenzionali.
Un genio, lo era senz’altro, e mi dispiace che non sia qui con noi per farsi tradurre e leggere queste brevi note, ma un po’ di modestia non avrebbe certamente guastato.

PS: Le risposte pubblicate sono le simulazioni delle risposte in frequenza, calcolate con Cross-PC 4.0, per un sistema The Audio Speaker 1.3 (ad 1 m di distanza sull’asse del tweeter GRAF.1 ed a 2,5 m di distanza e 110 cm dalla quota della base della cassa GRAF.2), senza introdurre il calcolo delle variazioni introdotte dalla presenza del pavimento.

Audio Classics

Audio Classics

Audio

Audio

Ed ecco le conclusioni della prova pubblicata sul n. di novembre 1983 di AUDIO Magazine (gentilmente offerto da Michael Sastra di Audio Classics. Grazie Michael!) ed il grafico “incriminato”.
Piano and human voice, the two most difficult sources, are accurately reproduced, with no change in sound balance over the important frequency range which covers the octave below Middle C through the octave above Middle C. Spectral response in the frequencies above this range suffer from small irregularities, but, on the whole, these frequencies are reproduced well. I tried various combinations of the three equalizer settings, and I believe that the best overall spectral balance is obtained with the reference positions identified by ESB as “Normal.”
This system can handle very high sound pressure levels with ease, but I sensed a tendency for certain program material to get “blasty” at high levels; female vocal and horn seemed to be the most bothered by this problem in my opinion. Subsequent technical measurements revealed this to be the equivalent of a “wolftone” about two octaves above Middle C. (This is discussed under “Measurements.”)

Stereo imaging is excellent, and the stereo illusion remains intact at all reproduction levels-soft to extremely loud. I cannot say whether ESB’s “Distributed Spectrum” concept was the cause, but the stereo image is solid and not materially influenced by where one sits.

I was favorably impressed by the sound of the system when I first heard it at the January 1983 CES, and remained impressed when-given the opportunity to run it through its paces. lf one places it on a firm platform, so it will not readily topple, and throws the grille away, the sound is excellent.
Richard C. Heyser

Misura Heyser

Misura Heyser


Inoltre, la risposta su tutta la gamma fino ai 1.000 Hz visibile su questo grafico risente probabilmente degli effetti di alcune riflessioni non ben filtrate dalla finestratura temporale scelta per la misura, che potrebbe avere influito anche sul livello rilevato, accentuando l’andamento in salita della curva causato già dalla rilevazione della risposta da distanza troppo ravvicinata, che ha posto il microfono molto più vicino a tweeter e mid-alto che a mid-basso e woofer.


107th Convention
Jacob K. Javits Center
New York. New York, USA
1999 Sept. 24-27

TECHNICAL COUNCIL “OPEN HOUSE” RECEPTION AND RICHARD C. HEYSER MEMORIAL LECTURE
Saturday, September 25
5:00 PM

This year’s Technical Council Open House Reception introduced a new feature, The Richard C. Heyser Memorial Lecture, which was established May 1999 by the Audio Engineering Society Technical Council and Board of Governors to honor the memory of Richard Heyser. Mr.Heyser was a scientist at the Jet Propulsion Laboratory of the California Institute of Technology, an inventor who was awarded nine patents in the field of audio and communication techniques, including time-delay spectrometry. He also was widely known for his patience and ability to clearly present and communicate new and complex technical ideas. Mr. Heyser generously aided the Society not only through his technical contributions, but also through his service to its growth and organizational development as an AES Governor and the Silver Medal recipient. He died in March 1987 shortly before he was able to assume office as the President of the Society.
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